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Imparare a vedere

    “[…] Imparare a vedere – abituare l’occhio alla pacatezza, alla pazienza, al lasciar-venire-a-sé; rimandare il giudizio, imparare a circoscrivere e abbracciare il caso particolare da tutti i lati.
    E’ questa la propedeutica prima alla spiritualità: non reagire subito ad uno stimolo, ma padroneggiare gli istinti che inibiscono e precludono.
    Imparare a vedere, così com’io lo intendo, è un dipresso quel che il linguaggio non filosofico chiama volontà forte: l’essenziale in ciò è appunto non “volere”, saper differire la decisione. Ogni assenza di spiritualità, ogni trivialità ha la sua base nell’incapacità di opporre resistenza a uno stimolo – si deve reagire, si asseconda ogni impulso. […]”
    (Friedrich Nietzsche)