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Il risveglio spirituale

    Il risveglio spirituale è spesso descritto come la scalata a una montagna. Ci lasciamo alle spalle il nostro attaccamento e la nostra mondanità e lentamente ci incamminiamo verso la cima. In vetta abbiamo trasceso tutto il dolore. L’unico problema di questa metafora è che ci lasciamo alle spalle tutti gli altri- il fratello ubriacone, la sorella schizofrenica, gli animali e gli amici tormentati. La loro sofferenza continua, non confortata dalla nostra fuga personale.Nel processo della scoperta della bodhicitta, il viaggio va verso il basso, non verso l’alto. Come se la montagna puntasse verso il centro della terra anziché raggiungere il cielo. Invece di trascendere la sofferenza di tutte le creature, ci muoviamo verso la turbolenza e il dubbio. Ci saltiamo dentro. Ci scivoliamo dentro. Ci entriamo in punta di piedi. Cia avviciniamo in qualsiasi modo. Esploriamo la realtà e l’imprevedibilità dell’insicurezza e del dolore, senza cercare di allontanarle. Se ci vogliono anni, vite intere pazienza, sia come sia. Alla nostra andatura, senza velocità o aggressività, scendiamo sempre più giù. Insieme a noi scendono milioni di altre persone, nostri compagni del risveglio dalla paura. In fondo scopriamo l’acqua, l’acqua risanatrice della bodhicitta. Proprio laggiù, nel bel mezzo delle cose, scopriamo l’amore che non morirà.Per provare compassione per gli altri, dobbiamo provare compassione per noi stessi. In particolare, prestare attenzione alle persone paurose, arrabbiate, gelose, sopraffatte da dipendenze di ogni genere, arroganti, orgogliose, avare, egoiste, meschine, quello che volete provare compassione e preoccuparsi per queste persone significa non scappar via dal dolore di ritrovare queste caratteristiche dentro di noi. Di fatto, può cambiare tutto il nostro atteggiamento nei confronti del dolore. Anziché evitarlo e nasconderci, potremmo aprire i cuori e permetterci si sentire quel dolore, sentirlo come qualcosa che ci addolcisce e ci purifica e ci rende molto più amorevoli e gentili.
    (Pema Chödrön)