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“…un involontario calore di tenerezza’….”

    Alle porte dell’Eden un tenero angelo
    con la testa china risplendeva, e un demone tenebroso e ribelle volava sull’abisso dell’inferno.
    Lo spirito della negazione, lo spirito del dubbio
    mirava quel puro angelo
    e un involontario calore di tenerezza
    per la prima volta confusamente provò
    .
    <<Perdonami, disse, io ti ho veduto
    e tu non invano a me splendevi:
    non tutto io nel cielo ho odiato
    non tutto nel mondo ho disprezzato
    >>.”
    (Puskin, Angel)

    Facendosi vedere, l’angelo dà una possibilità al demone di provare ‘un involontario calore di tenerezza’. La stessa cosa vale per noi: quando contempliamo il dolore e ci facciamo vedere dal dolore; quando contempliamo la paura e ci facciamo vedere dalla paura, diamo una possibilità al dolore, una possiiblità alla paura, diamo una possiiblità anche al dolore di sciogliersi
    (Francesco Sferra)