[…] Due esponenti della psicosintesi statunitense, Firman J. E Gila A. (Firman J. E Gila A., La ferita primaria, Pagnini e Martinelli , Firenze, 2004), ritengono che ogni essere umano sia portatore di una ferita originaria, che definiscono “ferita primaria”, causata da una frattura nella connessione Io-Sé transpersonale e provocata dai centri unificatori non empatici, cioè da figure genitoriali che non sono state in grado di instaurare una sufficiente relazione empatica con i figli.
In precedenza anche Winnicott (1970) aveva evidenziato la necessità per il bambino, per una sua evoluzione armonica, di fare esperienza di una relazione positiva con il proprio caregiver (colui che se ne prende cura). Infatti per essere riconosciuto nella sua unicità ed individualità, elemento indispensabile per una sana crescita, egli deve poter sperimentare un autentico atteggiamento di rispecchiamento con la figura che più gli sta vicino nei primi momenti della sua vita. […] .
(V. Niccolai, Rivista di Psicosintesi Terapeutica – marzo-settembre 2010)