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“A tutti gli effetti abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente”

    A tutti gli effetti abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente.
    Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per
    costruire la nostra vita mentale. La mente razionale è la modalità di comprensione della quale
    siamo solitamente coscienti: dominante nella consapevolezza e nella riflessione, capace di
    ponderare e di riflettere. Ma accanto ad essa c’è un altro sistema di conoscenza – impulsiva e
    potente, anche se a volte illogica, c’è la mente emozionale. La dicotomia emozionale/razionale è
    simile alla popolare distinzione fra “cuore” e “mente”; quando sappiamo che qualcosa è giusto
    “con il cuore” la nostra convinzione è di un ordine diverso – in qualche modo è una certezza
    più profonda – di quando pensiamo la stessa cosa con la mente razionale. Il rapporto fra
    razionale ed emozionale nel controllo della mente varia lungo un gradiente continuo; quanto
    più intenso è il sentimento, tanto più dominante è la mente emozionale – e più inefficace
    quella razionale. Questa situazione sembra derivare dal vantaggio evolutivo, affermatosi nel
    corso di tempi lunghissimi, rappresentato dall’essere guidati dalle emozioni e dalle intuizioni
    quando sia necessaria una reazione immediata in un contesto di pericolo – circostanze nelle
    quali indugiare a pensare sul da farsi potrebbe costarci la vita.
    Nella maggior parte dei casi, queste due menti, l’emozionale e la razionale, operano in grande
    armonia e le loro modalità di conoscenza, così diverse, si integrano reciprocamente per
    guidarci nella realtà. Di solito c’è un equilibrio fra mente razionale ed emozionale; l’emozione
    alimenta e informa le operazioni della mente razionale, mentre questa rifinisce e a volte
    oppone il veto agli input delle emozioni. Tuttavia, la mente emozionale e quella razionale sono
    facoltà semiindipendenti: ciascuna di esse, come vedremo, riflette il funzionamento di circuiti
    cerebrali distinti sebbene interconnessi.
    Spesso – forse quasi sempre – queste due menti sono perfettamente coordinate; i sentimenti
    sono essenziali per il pensiero razionale, proprio come questo lo è per i sentimenti. Ma quando
    le passioni aumentano d’intensità, l’equilibrio si capovolge: la mente emozionale prende il
    sopravvento, travolgendo quella razionale.
    (Daniel Goleman – Intelligenza emotiva)